Doveva essere il giorno più bello e importante della loro vita, la realizzazione di un sogno che avevano costruito insieme, il coronamento di un grande amore che durava da tempo. Era già stato preparato tutto nei minimi dettagli, dalla chiesa, al ristorante, ai fiori e le bomboniere, ma a 48 ore dal fatidico ‘sì’ la bella sposina ci ha ripensato e ha detto no.

Lui trentunenne formiginese, laureato in ingegneria, lei coetanea modenese impiegata presso una banca della città. Avevano scelto l’estate, sabato 20 luglio 2002 alle 11 nella piccola chiesa di San Pietro a Formigine. Già sistemato la loro prossima casa, lussuosamente arredata la mansarda della casa dove attualmente abita il mancato sposo, prenotato il viaggio della luna di miele, insomma preparato questo giorno in gran stile senza lasciare nulla al caso.

Conto alla rovescia dunque per i neo sposini ma era giovedì sera quando lui ha ricevuto l’agghiacciante comunicazione: ”Io non ti sposo più…” pareva uno scherzo, ma la sposina non scherzava assolutamente, il matrimonio non si è fatto. Amici, parenti circa 200 persone invitate alla cerimonia nuziale sono rimasti esterefatti, il ristorante con già il pranzo quasi pronto, la chiesa addobbata di fiori in ogni suo angolo, don Claudio Arletti, giovane sacerdote formiginese, amico e compagno scolastico dello sposo pronto a benedire l’unione dei due aspiranti sposini, i fiorai impegnati a consegnare i primi omaggi floreali, poi sul più bello tutto è svanito in una bolla di sapone.

Le ragioni che hanno indotto la giovane modenese a tirarsi indietro, così avanti, non è dato sapere e poco importano, certo è che lo stupore non può mancare.