”Mentor” e ”Reservoir Dogs” sono i nomi dei due gruppi di hacker scoperti dai militari della Guardia di Finanza di Milano che, al termine dell’ operazione
”Rootcit”, hanno denunciato 14 persone per reati di pirateria informatica che prevedono pene fino a otto anni di carcere.


Tra i denunciati, 4 minorenni, ma anche il security manager di un importante provider, un network security manager di una nota azienda di consulenza informatica e altri consulenti.
Doppiogiochisti – spiegano le Fiamme Gialle – che utilizzavano la loro professionalità ad esempio per clonare carte di credito e acquistare on-line e decodificare il nuovo sistema di trasmissione televisivo via satellite ”Seca 2”, usato per le
smart card di Tele+ e Stream. Fra i siti che gli hacker erano riusciti a violare, quelli
della Nasa, dell’ Esercito e della Marina degli Stati Uniti, tanto è vero che gli input per le indagini, coordinate per il pm di Torino, Cesare Parodi, è venuto dalle autorità statunitensi che si erano accorte delle intrusioni eseguite attraverso utenze italiane. Tra i denunciati – spiegano al comando della Guardia di Finanza di Milano – anche persone
vicine agli ambienti dei centri sociali. Violati anche siti di università italiane, dell’ Istituto Cepu, del Cnr e dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bologna. Nel corso delle 20 perquisizioni, eseguite un pò in tutta Italia (Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Calabria, Sicilia, Campania ed Emilia) sono state sequestrate anche centinaia di dvd con film duplicati in modo illecito, anche film in programmazione nelle sale come ”Spiderman” e ”Scooby-doo”.