Sono migliorate le condizioni delle sette le persone ricoverate dopo aver ingerito o fumato funghi
allucinogeni durante il raduno internazionale dei ‘Nuovi Elfi’ sull’ Appennino modenese, a Sant’Andrea Pelago di Riolunato.


Uno di loro, un olandese, trasportato ieri sera nell’
ospedale Maggiore di Bologna in condizioni molto critiche, ha ripreso conoscenza. In progresso anche le condizioni di una giovane straniera che è stata ricoverata nel reparto di medicina d’ urgenza del Policlinico di Modena. Gli altri cinque ‘Nuovi Elfi’, movimento che professa il ritorno alla natura e si
ciba prevalentemente di bacche, funghi e radici, sono nell’ ospedale di Pavullo nel Frignano e saranno dimessi a breve. Le analisi per capire le cause dell’ intossicazione saranno eseguite da un laboratorio specializzato di Pavia dove l’Ausl di
Modena ha già inviato campioni e informazioni. Intanto il servizio di igiene pubblica dell’ azienda sanitaria sta svolgendo accertamenti nel campo di Sant’ Andrea Pelago, autorizzato dal Comune di Riolunato già una decina di giorni fa, per verificare le condizioni igieniche e raccogliere ulteriori elementi utili alle analisi. Il primo allarme è scattato nella mattina di ieri quando un
giovane olandese si è presentato al pronto soccorso dell’ ospedale di Pavullo lamentando un malessere. Nella serata di ieri poi altri casi analoghi hanno fatto scattare i soccorsi sanitari supportati anche dall’ intervento dell’ aeronautica militare che ha messo a disposizione un velivolo per l’ eventuale trasporto d’emergenza. All’ aeroporto di Pavullo è stato poi allestito un ospedale da campo dove sono state prestate le prime cure per i malesseri più leggeri. L’ ipotesi più accreditata è che i giovani abbiano consumato -cioè mangiato o fumato- la pellicola della amanita muscaria, un fungo con la cappella rossa a pallini bianchi, che
ha effetti allucinogeni.