Domani ultimo giorno per portare in discarica i rifiuti indifferenziati. Dal 23 agosto gli impianti
saranno saranno aperti solo per i rifiuti trattati, provenienti cioè da operazioni di recupero e riciclaggio e per gli inerti. Scade infatti domani la proroga al decreto Ronchi che individua un regime transitorio per il ‘conferimento indistinto’.

Per evitare che le strade delle città vengano
invase dai rifiuti -anche gli urbani figurano infatti tra quelli non ammissibili in discarica-, il ministero dell’ Ambiente invita le Regioni a richiedere un’ ulteriore deroga fino all’ entrata in vigore della nuova normativa. Il ministero infatti, può autorizzare la prosecuzione delle attività di smaltimento in discarica, da parte delle Regioni,
fino all’ entrata in vigore del decreto legislativo di
recepimento della direttiva comunitaria sulle discariche (99/31/CE) che regolamenta in modo definitivo la materia. L’iter del decreto di recepimento, intanto, fa sapere il ministero, è in fase di avanzato completamento: è stato infatti approvato dal Consiglio dei Ministri e dalla Conferenza Stato-Regioni ed è attualmente alle Commissioni parlamentari. Nel frattempo, per evitare le difficoltà che potrebbero sorgere
per la mancata coincidenza tra la data di chiusura selettiva delle discariche e l’ entrata in vigore delle nuove norme, il ministro Altero Matteoli, con una lettera del 12 agosto scorso, ha invitato i presidenti delle Regioni ad appellarsi all’ articolo 5, comma 6 del decreto Ronchi, che permette di richiedere l’ autorizzazione al ministero per il proseguimento
delle attività di smaltimento in discarica. Ma finora sono soltanto tre le Regioni che hanno richiesto, e ottenuto, questa autorizzazione: Piemonte, Lazio e Sardegna.