“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto…” : quali versi migliori di questi per presentare il tema della serata conclusiva del Festival Filosofia? Sarà David Riondino, dalle ore 21 nello splendido scenario secentesco di Piazzale della Rosa, a leggere, appunto, storie di castellane, eroi e cavalieri, accompagnato dal gruppo bandistico “La beneficenza”.

La serata prevede letture tratte dalla tradizione eroico-cavalleresca, soprattutto eroicomica, del Cinque e Seicento: versi di Ariosto e di Maggi, ma non solo…

David Riondino, artista poliedrico che sfugge ai più comuni cliché artistici, ha scritto per la satira, composto musica, lavorato per il cinema, il teatro e la televisione. Artisticamente nasce con la generazione dei cantautori degli anni Settanta: pubblica dischi e compone canzoni in quegli anni abbastanza conosciute, come “La canzone dei piedi” e “Ci ho un rapporto”. Negli stessi anni incide “Tango dei Miracoli” ormai introvabile, uscito solo in edicola con illustrazioni di Milo Manara. Giovanissimo (1975) debutta al teatro Zelig di Milano e comincia un percorso professionale che lo porta ad esplorare quasi tutte le forme di comunicazione. Inizia la carriera teatrale nel 1989 con “Chiamatemi Kowalski”, insieme a Paolo Rossi. Seguono varie collaborazioni finché nel 1996 debutta lo spettacolo da lui interpretato e scritto “Solo con un piazzato bianco”, un incontro col pubblico assai informale, dove le ballate, i giochi musicali, i ritratti d’altri cantautori si alternano a monologhi, che girano intorno al tema di una canzone, che introducono una improvvisazione. Inizia la sua carriera televisiva nel 1988 partecipando a diverse trasmissioni, tra cui “Lupo Solitario”, “Fuori Orario”, “Va Pensiero”, “Aperto per ferie”, “L’Araba Fenice”, fino al personaggio che più gli dà popolarità presso il pubblico del piccolo schermo, quel Joao Mesquinho, cantautore brasiliano inventato per il “Maurizio Costanzo Show”, trasmissione di cui continua ad essere spesso ospite. Dal 1997 fino ad oggi è ospite frequente della trasmissione “Quelli che il Calcio”. Debutta nel cinema nel 1987 col film “Kamikazen” girato con Paolo Rossi. Due anni dopo veste i panni di un conte settecentesco in “Cavalli si nasce” esordio cinematografico del disegnatore Sergio Staino, che vede la partecipazione anche di Paolo Hendel. Nel 1997 esordisce come regista col film “Cubra Libre”.
Si distingue anche per le sue abilità letterarie e per le sue caustiche battute satiriche. E’ infatti fine verseggiatore per Tango, Il Male, Cuore, Comix e Manifesto.