Code fuori dai luoghi di incontro, gente che resta anche se non trova posto in sala o nei luoghi attrezzati con maxischermi e si accontenta di un altoparlante improvvisato: 30 mila persone che per tre giorni hanno discusso di filosofia attorno al tema della bellezza tra Modena, Carpi e Sassuolo, dove si è svolto il Festival Filosofia, conclusosi ieri.

Parlare di successo è poco e gli organizzatori sono stati travolti da una folla inaspettata che fa della manifestazione organizzata dalla Fondazione San Carlo di Modena un evento di risonanza nazionale. Qui la gente si accalca (lezioni con 1.500 presenze, come nel caso di Galimberti a Sassuolo, un centinaio di appuntamenti tutti frequentatissimi e gratuiti con giovani che arrivano anche da molto lontano, come una scolaresca di Bari) per cercare di seguire i concetti non sempre facilissimi espressi da Cacciari o Severino, da Hilmann e Starobinski, per far loro domande con attenzione e curiosità, per un confronto di idee serrato e per soddisfare interrogativi non facili sulla vita e sul mondo.
E gli stessi filosofi si interrogano su questo successo, come Umberto Galimberti, per il quale ”c’è una gran sete di filosofia, avendo scoperto che non sono solo teorizzazioni astratte, ma educazione alla vita. E siccome la gente sta molto male, qui cerca di catturare qualche regola per il buon governo della propria esistenza e una migliore salute psichica, che certo non trova più su giornali o mass media”.
Anche Emanuele Severino affronta il tema e avverte il suo pubblico che ”parlare di bellezza a qualche settimana da una probabile guerra non è un’evasione o una fuga dalla realtà.
Sarebbe sbagliato pensare che l’estetica, come sarebbe facile pensare, non rientri nei bisogni primari della gente, perché il bello è il luogo in cui si manifesta il bene e ha a che fare profondamente con l’etica”.
Si capisce quindi perché il tema del prossimo anno sarà ”La vita” e come mai il sito del festival abbia
avuto in questi tre giorni quasi 8.000 contatti e più di 17.000 nel mese precedente la manifestazione, che ha un costo relativamente modesto: meno di 300 mila euro in tutto.