Sono stati condannati a 12 anni di carcere ciascuno i coniugi di Massa Finalese accusati di abusi sessuali su quattro dei propri figli, che all’ epoca
avevano dai 4 ai 10 anni. Superate quindi le richieste per 8 anni di reclusione ciascuno avanzate dai pm Carlo Marzella e Andrea Claudiani.


La pesante sentenza è stata letta in aula dal presidente del collegio giudicante del Tribunale di Modena, Carla Ponterio, dopo oltre sette ore di camera di consiglio. Si è chiuso così il terzo filone del processo contro i pedofili della Bassa Modenese, l’ ultima parte cominciata nel febbraio scorso e terminata questa mattina con l’arringa dell’ avvocato difensore della coppia, Paolo Petrella, che ha chiesto l’assoluzione. Le indagini erano cominciate sei anni fa e nel frattempo ci
sono state 6 condanne confermate in Cassazione e 14 in seconda istanza, per una vicenda giudiziaria spesso al centro di polemiche: nata con un’ ipotesi di riti satanici -poi caduta, ma che coinvolse anche don Giorgio Govoni, un parroco, difeso dalla
Curia, poi deceduto-, mantenne però il risvolto degli abusi sessuali imputati a diverse persone. L’accusa di satanismo creò un clima ostile che portò la madre dei quattro bambini in Francia, dove fece nascere un quinto figlio, dopo che il Tribunale dei minori aveva tolto ai genitori la patria potestà
sui primi quattro.