Il 35% delle famiglie italiane tende a concentrare la maggior parte del proprio tempo libero e parte del lavoro tra le pareti domestiche, chiudendosi,
cosi’, in una specie di bunker in cui cresce, di conseguenza, l’uso dei mezzi di comunicazione. Lo rivela una ricerca intitolata ”Housing evolution” curata dall’istituto Makno e presentata oggi a Conegliano, nell’ambito di AntennaCinema Media
2002.


Secondo lo studio, questo genere di atteggiamento e’ abbastanza trasversale ma risulta prevalente tra la popolazione piu’ giovane e con livello di istruzione medio-alto.
Contemporaneamente, rivela la ricerca, si assiste ad una segmentazione degli interessi all’interno dello stesso nucleo, con ciascun componente che si isola in un proprio spazio. Piu’ della meta’ delle famiglie italiane, infatti, possiede tre apparecchi televisivi e quattro volte su cinque, ove vi sia
l’abitudine di usare i mezzi informatici, i computer presenti sono almeno due.
La ricerca evidenzia anche come la penetrazione della tv satellitare abbia ormai raggiunto il 25% delle case, un collegamento a internet sia attivo una volta su tre e un italiano su dieci abbia l’abitudine di ricevere informazioni giornalistiche attraverso messaggi sul telefono cellulare.