Maggiore rigore contro l’abusivismo commerciale e piena operatività della legge 273 del 2002 che tra l’altro prevede la distruzione della merce contraffatta sequestrata. Lo chiede la Confesercenti dell’Emilia-Romagna.


L’associazione di categoria propone anche l’adozione, anche a alivello regionale, di una normativa specifica che consenta il sequestro, la confisca e la distruzione in tempi brevi delle merci contraffatte, utilizzando le nuove competenze che la recente riforma della Costituzione ha attribuito alle Regioni.

La Confesercenti plaude alla recente iniziativa della Commissione europea che chiede agli Stati membri di considerare reato penale la contraffazione di prodotti industriali di marca e ricorda una indagine effettuata dalla stessa associazione e di categoria, alla fine dell’estate scorsa.
L’indagine, compiuta sulle spiagge della costa emiliano-romagnola, stimava la presenza di quasi 4mila soggetti abusivi, per un volume di affari intorno ai 70 milioni di euro.