A causa di una agitazione dei benziani, dal 9 all’11 e dal 16 al 22 aprile, le stazioni di rifornimento carburanti aderenti non accetteranno pagamenti con carte di credito o bancomat.

Le commissioni fisse di 0.23 € sulle transizioni bancomat e fino a 1.20 € sulle carte di credito si mangiano il margine per gli esercenti, che in un rifornimento di 20 € perdono fino al 60% dello stesso margine e ci sono casi nei quali la percentuale è ancora più pesante.
Per questo Faib-Aisa Confesercenti, Fenica Cisl e Figisc-Anisa Confesercenti hanno messo in atto questa protesta.

In marzo, diverse banche hanno aumentato i costi delle transazioni con Bancomat e analoghi provvedimenti sono previsti in aprile per le carte di credito.
I ricorsi all’Antitrust non hanno prodotto alcun risultato e nessun risultato si è ottenuto cercando, con l’attuale Governo, una forma di bonus fiscale che permettesse di recuperare fiscalmente quanto pagato nelle gestione delle varie carte. Tra l’altro l’Italia è l’unico paese della Comunità Europea nel quale si paga una commissione per l’uso della moneta elettronica.