Nel 2003, Modena spenderà per i servizi sociali e sanitari quasi 80 milioni di euro, con una crescita del 2,8 per cento rispetto allo scorso anno.


Il Comune gestisce quasi i tre quarti della spesa (74,5 per cento), l’Azienda Usl poco meno di un quarto (24,7), il resto è affidato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e al terzo settore (0,8 per cento).

E’ ciò che prevede il Programma di attuazione 2003 del Piano di zona dei servizi sociali della città di Modena, lo strumento istituito dalla legge nazionale 328 per programmare gli interventi di carattere sociale.

L’accordo è stato firmato dal sindaco Giuliano Barbolini, dal presidente della Provincia Graziano Pattuzzi e dal direttore del Distretto 3 dell’Azienda Usl Andrea Guerzoni.

La spesa più consistente riguarderà case protette, residenze sanitarie assistenziali, centri diurni e assistenza domiciliare ad anziani e disabili (complessivamente oltre 41 milioni di euro).