Sono due medici impegnati nella lotta all’Aids nel sud dello Zambia – il chirurgo comasco Paolo Marelli, 53 anni, e l’anestesista di Mondovì Elisa Facelli, 42 – i vincitori del premio internazionale Guglielmo Zucconi, destinato a italiani che lavorano nei paesi più poveri a favore delle nuove generazioni.

Il riconoscimento intitolato al giornalista modenese – un assegno di 10 mila dollari – sarà consegnato ai due medici oggi pomeriggio, nella Sala del Consiglio del Palazzo comunale di Modena alla presenza del figlio Vittorio Zucconi, del sindaco Giuliano Barbolini, del giornalista Arrigo Levi e dell’italianista Alberto Bertoni. Prima della cerimonia, sarà intitolata a Guglielmo Zucconi una strada della città che collega viale Schiocchi e viale Corassori.

Da cinque anni direttore sanitario dell’ospedale missionario Mtendere di Chirundu, nel sud dello Zambia, Paolo Marelli sta organizzando con la collaborazione di Elisa Facelli una divisione Aids in grado di affrontare in modo coordinato tutti gli aspetti dell’epidemia. In particolare, sulla base di un progetto iniziato nel luglio dello scorso anno e che ha finora coinvolto 156 donne, i due medici tentano di evitare il trasferimento del virus Hiv dalle mamme sieropositive ai figli nel momento del parto attraverso un farmaco antiretrovirale che consente di ridurre i rischi del 75 per cento.

Altre misure sono previste per i bambini fino allo svezzamento. Paolo Marelli ed Elisa Facelli, che operano per conto del Celim di Milano, una ong attiva in Africa da oltre 20 anni, hanno coordinato in precedenza progetti sanitari, sociali e agricoli in Burundi, dove hanno ricevuto minacce di morte per aver offerto assistenza alle popolazioni di etnia hutu e tutzi, da anni in lotta.