Questa sera in piazzale della Rosa, alle ore 21.00, il celebre cantautore bolognese Andrea Mingardi, chiude la rassegna delle “Parole Volano”, a cura del Servizio Attività Culturali, con un incontro intitolato “Tra parole e musica”.


Andrea Mingardi

Andrea Mingardi nasce a Bologna da madre siciliana e padre bolognese.
Divide l’adolescenza tra passioni distanti tra loro: lo sport, la musica, il cinema e il biliardo. Se grazie a quest’ultimo riesce a diventare economicamente indipendente, con il calcio raggiunge la maglia da portiere titolare della squadra giovanile del Bologna. Contemporaneamente inizia a suonare la batteria e approccia alle prime esperienze jazzistiche che dissolveranno in maniera incrociata col fenomeno del rock’n’roll.
A 18 anni fonda il primo complesso di Rock’n’Roll italiano che prende il nome di Golden Rock Boys. Tra studio tradizionale e tutto il resto poco compatibile, vince la passione per la musica e parte un interminabile “on the road”.

Tra Festival del jazz, rassegne blues e esperienze musicali variegate, si sviluppano amori conseguenti e mai, anche se trascurati, dimenticati.
Così la pittura, quasi a dare un senso alle rare pause professionali, o il cinema con il quale ha una esperienza, premiata come attore, al Festival di Venezia, nel film “Flipper” di A. Barzini.

La sua natura nera e zappiana convive con un’immagine rugginosa e spigolosamente sarcastica, ingredienti che rallentano un tipo di notorietà nazional-popolare che giunge solo con le partecipazioni a Sanremo.
Nel tempo i sogni iniziali diventano muri sempre più solidi di una casa alla quale non vuole rinunciare e così lo sport è un macrocosmo da vivere e analizzare, la musica una prateria da percorrere senza steccati e la vocazione figurativa vive di una fusione tra inquadrature fisse nella memoria e oggetti e colori che hanno un significato, un ruolo di testimoni nella sua vita, raccogliendo note, rantoli antichi, melodie inconsuete, concentrandole in manufatti che, a volte, ci sforziamo di definire semplicemente quadri.

Nel dicembre del 2000, il lavoro più importante della sua carriera, il cd dal titolo “Ciao Ràgaz”, un “live” in dialetto pubblicato con lo scopo di portare l’humus, lo spirito e l’ironia bolognese al di fuori dei confini naturali, sprovincializzandoli, senza però rinunciare ai suoni, alle radici e al mondo da cui parte. Questo albun si avvale della presenza di amici di Andrea coinvolti nel testimoniare l’etnia, l’appartenenza e lo spirito:
Gianni Morandi, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Luca Carboni, Samuele Bersani, Paolo Belli, Gaetano Curreri, Gianni Cavina, Ivano Marescotti, Paolo Mengoli e Gianni Fantoni.