Universi magici e surreali, corpi tecnologici e virtuali, immagini e ‘ritratti’ catturati in tempo reale e rielaborati al computer, proiezioni, videoinstallazioni, un gioco affascinante di rimandi, scanzioni dove tutto e’ violato, sconvolto, tecnologgizzato. E’ la sfida lanciata dal giovane coreografo portoghese Rui Horta (classe 1957).

Domani sara’ alla ”Cavallerizza” di Reggio Emilia ospite del ReggioParmaFestival, con l’ultima produzione ‘Pixel‘. Un lavoro nato per due danzatori (24 e 72 anni) separati in scena da uno schermo trasparente. Non solo barriera fisica, ma elemento che crea distanze temporali, generazionali, sentimentali. La gioventu’ e la vecchiaia, la vicinanza e l’immobilita’. Con il pubblico partecipe e coinvolto alla messa in scena. Gli spettatori potranno infatti interagire all’interno dello spettacolo. Una sfida, una provocazione, un esercizio di stile e di improvvisazione.