Lo ha tradito l’ amore per una
connazionale e il desiderio di incontrarla. Cosi’ un moldavo di 29 anni, V.Z., arrestato nel novembre del 2001 per sequestro di persona e lesioni personali gravi e diventato latitante dopo sei mesi di carcerazione preventiva, e’ finito nuovamente in manette e ora e’ rinchiuso nel carcere modenese di Sant’ Anna, dove restera’ in attesa del processo

L’uomo, che si era trasferito prima a Salsomaggiore poi a Parma, ieri e’ tornato a Modena per incontrare la sua compagna, che da tempo era tenuta sotto stretto controllo dalla polizia municipale. Ieri sera, nel parco dei viali di Modena, vicino al monumento ai caduti, consueto luogo di incontro dei due fidanzati, e’ scattata la trappola: alcuni agenti in abiti civili si sono avvicinati allo straniero e lo hanno fermato.

V.Z. e’ in attesa di processo perche’ accusato di aver aggredito, insieme con due complici, un ragazzo ucraino, che e’ stato sequestrato, picchiato e rinchiuso, in un casolare della zona di Freto nell’autunno di due anni fa. La banda aveva chiesto per la sua liberazione un riscatto, ma l’ucraino era poi stato liberato dalla stessa polizia municipale e V.Z. e’ finito in carcere per sei mesi con l’ accusa di sequestro di persona e lesioni personali gravi.
Dopo la scarcerazione, in attesa del dibattimento e con obbligo di firma, il moldavo era scomparso tanto che il gip Alberto Ziroldi, su richiesta per pm Claudia Ferretti, aveva disposto nuovamente una misura cautelare in carcere.