Come al Nurburgring, e’ doppietta Bmw Williams. Come in Germania, primo e’ Ralf Schumacher, secondo Juan Pablo Montoya. Come una settimana fa, sul podio c’ e’ una Ferrari, ma stavolta e’ quella di un miracoloso Michael Schumacher (allora ci fu Rubens Barrichello) che, nonostante il nuovo schiaffo dei rivali finisce con il rafforzare, di un punto (64 a 56) il suo primato nel mondiale, visto che ha battuto in pista la McLaren di Kimi Raikkonen.


E’ la seconda doppietta Williams nella stagione, la 33/a
nella storia del team. Soprattutto e’ la terza vittoria dell’
anno e tutte nell’ ultimo mese. E’ il segno di una prepotente
ripresa del team, che infatti avvicina prepotentemente la
Ferrari nel mondiale costruttori: 100 punti contro i 103 delle
rosse e gli 85 delle McLaren. Ralf Schumino raggiunge i 56 punti
e riapre il suo campionato, ma il fratello resiste, conscio che
il nuovo regolamento da’ piu’ problemi a chi insegue e che
potrebbero arrivare tempi migliori, visto il superlavoro che la
scuderia e la Bridgestone stanno facendo, a cominciare dai test
della settimana prossima a Barcellona, Mugello e Fiorano.
Barrichello, ieri ottavo in griglia, e’ arrivato settimo alla
fine, nonostante un testacoda, e comunque ha messo nel paniere
due punti preziosi. Intanto la McLaren resta dietro e l’ assalto
viene dalla scuderia rivale che piu’ aveva sofferto a inizio
stagione, trovando la quadratura del cerchio solo a Monaco.
Il via della corsa ha chiarito subito che non sarebbe stata
una giornata felice per la Ferrari. Schumacher ha perso una
posizione, cedendo la terza piazza alla McLaren di Raikkonen,
mentre le Williams hanno mantenuto l’ ordine conquistato ieri in
qualifica. Primo Ralf Schumacher, secondo Juan Pablo Montoya.
Era andata meglio a Barrichello, ma il brasiliano, che era
riuscito a scavalcare la Renault di Fernando Alonso, si e’
girato dopo aver toccato un cordolo, e’ stato bravo a tener la
macchina e a ripartire, ma intanto era diventato penultimo,
davanti solo alla Minardi di Justin Wilson. Ma Rubinho ha
cominciato subito a spingere come un matto.
Intanto, pero’, del quartetto di testa la Ferrari di Schumi
era la piu’ lenta. Non riusciva a tenere il passo di Raikkonen
che pure perdeva dalle Williams. Il finlandese era il meno
carico di benzina, e infatti e’ stato il primo ad andare ai box
per il cambio gomme al 16/o giro, in 7”, seguito da Trulli,
Montoya (10”1), Schumacher, Coulthard. In questa fase lo
scozzese ha superato, passando in quarta posizione, il campione
del mondo. Barrichello e’ stato l’ ultimo tra i piloti di
vertice ad andare al rifornimento al 20/o giro, quando era
ottavo. Dopo la sosta, era comunque 11/o.
Intanto, c’ e’ stato il ritiro della Bar di Jenson Button. La
situazione ha confermato che in queste condizioni ambientali e
in questo momento del mondiale il pacchetto Ferrari e’
complessivamente in difficolta’ non solo con le Williams, cui ha
ceduto mediamente sette decimi al giro, ma anche con le McLaren.
E infatti, anche dopo la seconda sosta, in cui il campione
del mondo e’ stato l’ ultimo a fermarsi, le situazioni sono
rimaste invariate, con la Ferrari sempre quinta. Proprio in
Francia, intanto c’ e’ stato il ritiro della Renault di Alonso
per la rottura del motore, imitato poco dopo dalla Jordan di
Giancarlo Fisichella. Barrichello, dopo un secondo run
lunghissimo, e’ andato alla sosta al 46/o giro, unico a fare due
pit stop. Il dramma transalpino si e’ ripetuto alla 47/a
tornata, quando anche il motore di Trulli e’ andato in fiamme,
costringendo al ritiro anche il pescarese.
Intanto, al 48/o giro, e’ cominciato il terzo round di
rifornimenti. Prima Raikkonen, poi Coulthard. Molti problemi per
lo scozzese, che dopo 17”4, un’ eternita’, e’ ripartito mentre
aveva ancora il bocchettone della benzina inserito nel
serbatoio. Il tubo ha fatto cadere un meccanico, per fortuna
senza conseguenze (ha perso comunque un deflettore), e comunque
la vettura e’ riuscita a ripartire. Ma il miracolo della Ferrari
era gia’ avvenuto, perche’ al giro 53, il campione del mondo e’
andato al rifornimento dopo aver tirato come un matto. Superando
non solo, ovviamente, Coulthard, ma anche il finlandese, che ha
cominciato a girare leggermente piu’ piano. Di nuovo terzo,
Schumi, dopo una gara durissima che non prometteva nulla di
buono. E’ il suo valore aggiunto che tiene in piedi la scuderia,
per una volta non in grado di fornirgli il pacchetto migliore.
Anche Barrichello, per la verita’, ha dato del suo, raggiungendo
la zona punti: ma e’ stato suo l’ errore all’ inizio. E meglio
di lui ha fatto anche la Jaguar di Mark Webber. Dietro, con un
punto, Olivier Panis con la Toyota ha tenuto alto l’ onore
francese, mentre il ritiro di Trulli e Fisichela ha segnato una
giornata non fantastica per i tifosi italiani.
La Ferrari, tamponati ancora una volta i danni, si ributta
subito nel lavoro, assistito da una Bridgestone che sta facendo
di tutto, per rimanere la numero 1 dei gommisti. A Silverstone,
pista tradizionalmente piu’ facile per le rosse, il primo
verdetto.