Autunno a rischio fiammate per l’inflazione: lo ribadisce Paolo Landi (Adiconsum) sottolineando
che le organizzazioni dei consumatori sono pronte ad una mobilitazione se il Governo procederà all’annunciato aumento delle tariffe dei trasporti.


Secondo Landi i rischi maggiori per il rientro sono legati alla voce ‘alimentari’, all’andamento altalenante del prezzo del petrolio di recente in aumento e, appunto, alla voce tariffe. E
un certo effetto di surriscaldamento per il mese in corso è previsto per la voce ‘pubblici esercizi’.

”Il rischio – spiega Landi – è che non ci sia nessuna riduzione del livello dei prezzi come invece è previsto per la seconda metà dell’anno. Se si aggiunge anche l’aumento delle
tariffe dei trasporti annunciato dal Governo si rischia veramente un autunno caldo. Oltretutto, se il nostro livello di inflazione resterà alto, a fine anno sarà almeno un punto più alto dei nostri partner europei. Il che vuol dire che il nostro
paese perderà di fatto un punto in competitività”.

Per quanto riguarda i prezzi degli alimentari ”la previsione su settembre è abbastanza preoccupante perchè, per la siccità, ci potrebbero essere aumenti nell’ordine del 15-20% sui prodotti stagionali. Aumenti che, come dimostra il dato di oggi, si stanno già verificando. E anche il petrolio sta aumentando”.

Infine sull’annunciato ‘sciopero della spesa’ da parte di alcune associazioni dei consumatori, Landi aggiunge: ”Non sono favorevole a programmare uno sciopero dei consumi con tre mesi d’anticipo. Ma se il Governo dovesse insistere sull’aumento
delle tariffe del trasporto ci sarà un’iniziativa unitaria delle associazioni dei consumatori”.