Fari accesi anche di giorno, multe praticamente raddoppiate, corsi di recupero: dalle norme del
nuovo codice della strada è in arrivo una nuova stangata per i consumatori che dovranno farsi bene i conti in tasca prima di salire a bordo della propria auto. Secondo i calcoli dell’Intesa dei consumatori l’aggravio complessivo sarà infatti di ben 4
miliardi di euro, 100 all’anno per ogni automobilista.


Fari accesi– In Italia, afferma l’Intesa dei consumatori, hanno già dimostrato la loro inutilità. Tenerli accesi anche di giorno comporta un maggior consumo di carburante e quintuplica l’usura dei materiali. Il costo pro capite arriva
così a 40 euro l’anno, con una spesa complessiva, se si considerano 40 milioni le auto in circolazione, di 1,6 miliardi di euro.

Raddoppio delle multe – ”Ideato con la precisa finalità di
fare cassa taglieggiando i cittadini – scrivono i consumatori – specie per il divieto di sosta che in totale assenza di parcheggi comporta una multa di 68,25 euro (oltre 5 volte in più della Francia, dove la multa è di 12 euro), porterà a un maggiore esborso stimato in almeno 1,8 miliardi di euro”.

Giubbotti catarifrangenti– Per l’intesa si tratta di un vero e proprio ”business”. I giubbotti sono ”inutili per il 95% degli automobilisti” e richiedono una spesa di 12,50 euro che
graverà sui consumatori per almeno 500 milioni di euro.

Corsi di recupero– Per i punti persi sulle patenti, calcolano ancora le associazioni dell’Intesa dei consumatori,
non costeranno meno di 100 milioni di euro l’anno.
”Il governo, che non ha adottato alcuna misura di
prevenzione e di educazione alla legalità, specie nelle scuole, – concludono Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – scarica con misure repressive sui già tartassati automobilisti un fiorente filone di business pari a 4 miliardi di euro
l’anno”.