Si scrive ‘Menu’ amico’ si legge prezzi bloccati in bar e ristoranti fino a fine anno. L’accordo, raggiunto oggi da Confesercenti e Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Federconsumatori, Codacons), prevede l’impegno per i pubblici esercizi che aderiranno, a bloccare i prezzi fino al 30 dicembre anche se ci saranno aumenti nelle materie prime o nelle tariffe.


In patto prevede anche menù particolari e alcuni prodotti a prezzi ribassati, ma per sapere quali bisognerà attendere la riunione di mercoledì prossimo.

L’iniziativa non è nuova per le tasche degli italiani. Già lo scorso anno fu varato ‘Prezzo amico’ che però prevedeva solo 40 prodotti a prezzo fisso. Centomila furono gli esercizi che aderirono e altrettanti, se non di più, se ne attendono alla Confesercenti per quest’anno.

”Menù amico’ – spiega Marco Venturi presidente di Confesercenti – è un’azione di decompressione che serve a favorire e recuperare un atteggiamento positivo dei consumatori verso bar e ristoranti”.

”Un settore – spiega Ermes Anigoni, presidente della Fiepet, l’associazione che raggruppa i gestori di pubblici esercizi – che nell’ultimo anno ha risentito di un calo negli incassi del 3-4% arrivato al 7-8% nel caso delle discoteche”. Colpa degli aumenti di materie prime e tariffe che portano ad una crescita dei prezzi e una contrazione dei consumi in tutti i settori, dall’abbigliamento (-6%) all’ortofrutta (-23/25%).

Ma se i negozianti lamentano una riduzione dei guadagni, le associazioni dei consumatori sottolineano gli esborsi sostenuti
dai cittadini: ”dall’introduzione dell’euro – ha ribadito Carlo Pilieri dell’Adoc – le famiglie italiane hanno speso 2.800 euro in più”.

”Ben vengano, quindi, accordi come questo che bloccano le tariffe. Accordi certi, trasparenti ma soprattutto verificabili e controllabili” come ha affermato Rosario
Trefiletti di Federconsumatori.