Il tasso di inflazione a settembre si è attestato a quota 2,8% come ad agosto. Lo rende noto l’Istat
sulla base delle stime preliminari precisando che l’aumento su base mensile è dello 0,2%.

Le città campione indicavano per il mese di settembre una inflazione compresa tra il 2,8% e il 2,9%. L’indice armonizzato, quello cioè comprensivo delle riduzioni temporanee di prezzo ha registrato su base annua una crescita del 2,9% e su base mensile dello 0,8%. Un incremento,
spiegano all’ Istat, dovuto sopratuttto alla fine dei saldi nel mese compreso tra il 15 agosto e il 15 settembre.

Tornando all’indice dei prezzi per l’intera collettività (nic), a trainare verso l’alto l’inflazione, sono state soprattutto bevande alcoliche e tabacchi, con un incremento rispetto a settembre 2002 del 7,3%. Aumenti al di sopra della
media anche per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+4%), per alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+3,9%), altri beni e servizi (+3,3%), abitazione, acqua, elettricità e
combustibili (+3,1%).

Rispetto al mese di agosto l’incremento più consistente è stato quello del capitolo istruzione, che si è impennato dell’1,1%. In netto aumento anche le comunicazioni (+0,9%) e i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+0,7%). Fermo su base mensile il capitolo trasporti, mentre l’unica diminuzione
riguarda alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, in calo rispetto ad agosto dello 0,4%.

I dati definitivi sull’inflazione del mese di settembre saranno diffusi dall’Istat il prossimo 14 ottobre.