Si chiude in attivo il mese di luglio per la bilancia commerciale italiana: le esportazioni sono diminuite dello 0,9%, e le importazioni dello 0,7%. Il saldo commerciale è risultato così positivo per 2.719 milioni, in lieve calo rispetto ai 2.792 mln di luglio 2002. Lo rende noto l’Istat.

In luglio le esportazioni italiane hanno registrato, spiega l’Istat, un aumento tendenziale per
l’energia (+14,8%) e per i beni strumentali (+3,3%), e un calo per i beni di consumo (-3,8%) e i prodotti intermedi (-2,7%). Sempre in luglio le esportazioni hanno segnato le maggiori
variazioni tendenziali positive per i prodotti petroliferi raffinati ed i mezzi di trasporto.

Per le importazioni, gli aumenti maggiori hanno invece riguardato l’energia elettrica, gas ed acqua ed i prodotti dell’agricoltura e della pesca.
Per quanto riguarda gli scambi con i Paesi Ue, nel mese di luglio l’Istat sottolinea che le esportazioni italiane sono aumentate del 2,4% e le importazioni del 4,2%: il saldo commerciale è risultato così positivo per 1.163 milioni di euro a fronte di un saldo attivo per 1.352 milioni registrato in
luglio 2002.

A livello settoriale l’export verso i Paesi Ue ha registrato una vera e propria impennata per quanto riguarda i prodotti petroliferi raffinati (+50,4%). Le maggiori flessioni delle esportazioni, invece, sono risultate quelle del cuoio ed i prodotti in cuoio (-16,4%) e dei prodotti dell’industria tessile e dell’abbigliamento (-4,9%).

Dal lato delle importazioni i maggiori aumenti sono invece stati registrati per minerali energetici (+188,9%) e per i prodotti dell’agricoltura e della
pesca (+25,4%).

Sempre in luglio le esportazioni sono cresciute in modo consistente nei confronti del Lussemburgo (+121,9%) e nei
confronti della Grecia (+10,6%). Le importazioni sono invece aumentate in misura più marcata nei riguardi della Finlandia (+257,3%), a causa degli acquisti di mezzi di navigazione marittima.