Lancette un’ora indietro nella notte fra sabato e domenica prossimi: alle 03.00 di domenica 26 ottobre scatta infatti l’ora solare che ci accompagnerà fino alle ore 02.00 del 30 marzo 2004.

Da anni armonizzata a livello europeo, nonostante le polemiche di alcuni stati membri quali la Francia (che nel 1997 aveva deciso di non aderirvi in quanto non piaceva agli agricoltori), l’ora legale e’ stata adotta per la prima volta in Italia nel 1916. La norma e’ rimasta in vigore fino al 1920 e poi e’ stata abbandonata. Dopo 20 anni, pero’, si e’ deciso di farvi di nuovo ricorso: Mussolini decreto’ che era necessaria e la riammise. Ma anche in questo caso si e’ trattato di un periodo limitato in quanto nel 1948 fu di nuovamente abolita.
L’adozione definitiva risale al 1966, durante gli anni della crisi energetica. Per i primi tredici anni venne stabilito che l’ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre. Dal 1981 al 1995, invece, si stabili’ di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime definitivo e’ entrato in vigore nel 1996 quando si stabili’ di prolungarne ulteriormente la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.


Ma l’idea dell’ora legale affonda le sue radici molto tempo prima. Bisogna addirittura risalire alla fine del 1700, piu’ precisamente al 1784 quando l’inventore del parafulmine Benjamin Franklin pubblico’ la sua proposta sul quotidiano francese ‘Journal de Paris’. Le riflessioni di Franklin si basavano sulla volonta’ di risparmiare energia ma non trovarono seguito. Oltre un secolo dopo (nel 1907), infatti, l’idea venne ripresa dal britannico William Willet, che elaboro’ un sistema complesso.

L’idea trovo’ seguaci: nel 1916 la Camera dei comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate.
Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra (il primo conflitto mondiale e’ scoppiato 1914) il risparmio energetico era una priorita’.

L’ora legale non e’ un fenomeno solo europeo, anzi a livello mondiale la scelta di aderire o meno allo spostamento delle lancette ha sempre suscitato diversi atteggiamenti. Al Giappone, fermamente contrario a causa della dura opposizione dei contadini e per i timori che un’ora di sole in piu’ pregiudichi l’impegno degli studenti, si contrappone la situazione del nord America. In particolare negli Usa alcuni stati hanno chiesto di non utilizzarla con l’ulteriore specificita’ dell’Arizona, contraria all’ora legale ad eccezione dei territori della riserva degli indiani Navajo, che invece hanno detto si’. In nord America l’ora legale entra in vigore la prima domenica di aprile, con una settimana di ritardo rispetto all’Ue e si conclude alla fine di ottobre.

Nel sud del mondo, l’ora legale segue ovviamente un calendario invertito rispetto all’Europa ed al Nord America: in Australia e’ in vigore dalla fine di ottobre alla fine di marzo, mentre in Brasile si va da novembre a febbraio. In Africa e’ scarsamente usata, cosi’ come in Asia, dove si usa nelle Repubbliche dell’ex Unione sovietica, ma non in molti stati in quanto i calendari non sono omogenei.