Lancette un’ora indietro: alle 03.00 è scattata infatti l’ora solare che ci accompagnerà fino
alle ore 02.00 del 30 marzo 2004.


Da anni armonizzata a livello europeo, nonostante le
polemiche di alcuni stati membri quali la Francia (che nel 1997
aveva deciso di non aderirvi in quanto non piaceva agli
agricoltori), l’ora legale e’ stata adottata per la prima volta
in Italia nel 1916. La norma e’ rimasta in vigore fino al 1920 e
poi e’ stata abbandonata. Dopo 20 anni, pero’, si e’ deciso di
farvi di nuovo ricorso: Mussolini decreto’ che era necessaria e
la riammise. Ma anche in questo caso si e’ trattato di un
periodo limitato in quanto nel 1948 fu di nuovamente abolita.
L’adozione definitiva risale al 1966, durante gli anni della
crisi energetica. Per i primi tredici anni venne stabilito che
l’ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio
alla fine di settembre. Dal 1981 al 1995, invece, si stabili’ di
estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di
settembre. Il regime definitivo e’ entrato in vigore nel 1996
quando si stabili’ di prolungarne ulteriormente la durata
dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.

Ma l’idea dell’ora legale affonda le sue radici molto tempo
prima. Bisogna addirittura risalire alla fine del 1700, piu’
precisamente al 1784 quando l’inventore del parafulmine Benjamin
Franklin pubblico’ la sua proposta sul quotidiano francese
‘Journal de Paris’. Le riflessioni di Franklin si basavano sulla
volonta’ di risparmiare energia ma non trovarono seguito. Oltre
un secolo dopo (nel 1907), infatti, l’idea venne ripresa dal
britannico William Willet, che elaboro’ un sistema complesso.
L’idea trovo’ seguaci: nel 1916 la Camera dei comuni di Londra
diede il via libera al British Summer Time che implicava lo
spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate.
Molti paesi imitarono la Gran Bretagna, in quanto in tempo di
guerra (il primo conflitto mondiale e’ scoppiato 1914) il
risparmio energetico era una priorita’.

L’ora legale non e’ un fenomeno solo europeo, anzi a
livello mondiale la scelta di aderire o meno allo spostamento
delle lancette ha sempre suscitato diversi atteggiamenti. Al Giappone, fermamente contrario a causa della dura opposizione
dei contadini e per i timori che un’ora di sole in piu’
pregiudichi l’impegno degli studenti, si contrappone la
situazione del nord America. In particolare negli Usa alcuni
stati hanno chiesto di non utilizzarla con l’ulteriore
specificita’ dell’Arizona, contraria all’ora legale ad eccezione
dei territori della riserva degli indiani Navajo, che invece
hanno detto si’. In nord America l’ora legale entra in vigore la
prima domenica di aprile, con una settimana di ritardo rispetto
all’Ue e si conclude alla fine di ottobre.

Nel sud del mondo, l’ora legale segue ovviamente un
calendario invertito rispetto all’Europa ed al Nord America: in
Australia e’ in vigore dalla fine di ottobre alla fine di marzo,
mentre in Brasile si va da novembre a febbraio. In Africa e’
scarsamente usata, cosi’ come in Asia, dove si usa nelle
Repubbliche dell’ex Unione sovietica, ma non in molti stati in
quanto i calendari non sono omogenei.