Nei primi nove mesi del 2003 le ore perse per conflitti di lavoro sono state 6,9 milioni, il 73% in meno rispetto allo stesso periodo del 2002. Lo rende noto l’Istat, precisando però che il 43,7% del totale è dovuto a ”vertenze non originate dal rapporto di lavoro”.

”Relativamente alle sole ore di sciopero per motivi originati dal rapporto di lavoro – sottolineano i tecnici dell’Istat – la variazione percentuale del periodo gennaio-settembre 2003 è di +58,7% rispetto al 2002”.

Le vertenze per rinnovi contrattuali e le rivendicazioni
economico-normative hanno causato una
perdita complessiva di 3,9 milioni di ore. Gli scioperi sono risultati concentrati soprattutto nel settore dell’industria (il 45,1% del totale). La conflittualità ha poi riguardato in modo particolare le industrie metallurgiche e meccaniche (con 1,5%
milioni di ore pari al 44,5% del totale) ed il settore della pubblica amministrazione, nel quale si sono rilevate 785.000 ore non lavorate, corrispondenti al 20,2% del totale.