Un italiano su
quattro e’ depresso. Fra le donne in particolare lo e’ una su cinque, e fra queste ultime una su tre e’ casalinga. Sono i risultati di una recente indagine condotta dall’Associazione italiana di psicogeriatria su 120 centri specialistici pubblici e privati nel nostro Paese.

La ‘mappa’ disegnata dagli esperti rivela, inoltre, che le donne piu’ colpite abitano nelle Marche, dove 9 casi su 10 di depressione sono ‘al femminile’.

L’eta’ media dei depressi italiani e’ di circa 60 anni, con punte del 33% fra i 45 e i 64. Ma anche gli adolescenti sono sempre piu’ a rischio: fra i 12 e i 18 anni, si arriva anche all’8% di ragazzi col ‘mal di vivere’. E si scopre che oggi per le pene d’amore i giovani chiedono farmaci per dimenticare.

La depressione
colpisce circa un italiano su 4, e il 30% della popolazione dopo i 65 anni. Nel 20% dei casi a soffrirne sono donne, nel 12% uomini, mentre fra gli ‘over65′ ben il 55% delle femmine e il 30% dei maschi. Il 14% degli europei e’ depresso.


– L’ETA’ PIU’ ‘BRUTTA’. La depressione colpisce soprattutto gli italiani fra i 45 e i 65 anni (33%), seguiti dalla fascia 65-75 anni (23%), da quella fra 19 e 44 anni (22%) e oltre i 75 anni (22%).

LAVORI DI CASA E ‘MAL DI
VIVERE’. Sono le casalinghe a soffrire di piu’ di depressione, con il 39,4%, seguite da pensionati (14,5%), impiegati (12,1%), operai (10,3%), commercianti (5%), insegnanti (3,8%), agricoltori (3,4%).
Agli ultimi posti professionisti (3,3%), artigiani (2,4%) e altri mestieri (5,7%). Il maggior numero di casalinghe depresse si registra in Umbria (64,7%).



– PIU’ DEPRESSI I PENSIONATI FRIULANI. Nella classifica regionale dei mestieri piu’ colpiti da disturbi depressivi spiccano i pensionati in Friuli Venezia Giulia (53,3%), gli impiegati in Piemonte (25,6%), gli operai in Toscana e gli artigiani nelle Marche (10%), i commercianti in Emilia Romagna (8,6%), gli insegnanti in Calabria (29,4%), gli agricoltori in Emilia Romagna (11,4%), i professionisti in Piemonte (11,6%).


TRATTAMENTI EFFICACI GIA’ DOPO
TRE MESI. Le armi farmacologiche oggi disponibili contro la depressione, come gli inibitori della ricattura della serotonina e quelli della noradrenalina, funzionano gia’ dopo tre mesi di trattamento. Dall’osservazione dei medici, infatti, dopo 90 giorni, nel 63% dei pazienti i sintomi scompaiono, il 78% mostra miglioramenti rilevanti, poco piu’ del 19% miglioramenti di lieve entita’, solo il 3% non varia o peggiora. Analizzando invece il ‘vissuto’ dei pazienti in cura, il 63,7% riferisce progressi rilevanti, il 30% lievi e il 6,6% si sente uguale o peggio di prima.

– RAGAZZINE ANGOSCIATE DALLA BILANCIA. Adolescenti sempre piu’ depressi. Oggi fino all’8% fra 12 e 18 anni d’eta’ e’ colpito dalla malattia. Che nelle giovanissime ‘parla’ soprattutto attraverso il corpo. Da un’indagine condotta su 2.480 studenti di Savona, un’adolescente su cinque prova disagio verso il proprio fisico e una preoccupazione eccessiva per il proprio peso, spesso anticamera di anoressia e bulimia.



– STRESS E DEPRESSIONE FANNO IMPENNARE SPESA FARMACEUTICA. Nel 2001 gli italiani in farmacia hanno comprato soprattutto gastroprotettori, con un consumo aumentato del 15,08% rispetto al 2000, e psicoanalettici, alcuni dei quali indicati per la cura della depressione (+11,59%)