La pedofilia, di per sè, non esclude nè attenua capacità di intendere e volere. Non è una malattia mentale. A sostenerlo è la Cassazione.

I pedofili non possono ottenere sconti di pena, con le attenuanti per la diminuita capacità psichica, sostenendo che la loro volontà era offuscata, o scemata, nel momento dell’abuso sessuale su minori. Lo sostiene la sentenza 43135, che boccia la tesi per cui i pedofili abituali sarebbero una sorta di minorati mentali che non sanno quel che fanno.