Gli italiani non rinunciano ai regali
di Natale: malgrado il clima di incertezza, spenderanno in totale 13,5 miliardi di euro (300 milioni di euro in piu’ rispetto all’anno scorso), concentrando gli acquisti sui prodotti tecnologici (cd, radio, tv, hi-fi, elettrodomestici), mentre saranno piu’ trascurati i prodotti tradizionali e i viaggi.


E’ quanto emerge dalla tradizionale inchiesta del servizio studi di Confcommercio, secondo cui “L’effetto natale” portera’ ogni famiglia a spendere 594 euro in piu’ rispetto alla spesa media mensile (5 euro in piu’ dell’anno precedente).

I prodotti dell’elettronica, in particolare compact disc, audio-video, tv, hi-fi e informatica (a dicembre oltre il 70% l’incremento di spesa rispetto alla media mensile) e gli elettrodomestici (+65%) faranno la parte del leone; significative le vendite di prodotti di profumeria (63%) e di giocattoli (55%); incertezze nel settore dei viaggi per la situazione internazionale.

Sull’alimentare particolare attenzione per i prodotti tipici di qualita’; in diminuzione, sui prodotti tradizionali, l’acquisto di salmone (in calo del 15-20%) e di torroni (-5%), soppiantati dalle vendite di cioccolato (+20-30%).

Vediamo, in dettaglio, i risultati
dell’inchiesta Confcommercio sui consumi natalizi.


– IL QUADRO CONGIUNTURALE DELLE FAMIGLIE – Gli acquisti si manterranno in linea con il profilo di domanda, piuttosto contenuta, che sta caratterizzando la dinamica dei consumi dei primi anni duemila. In particolare, e’ il settore dei beni, soprattutto durevoli, il segmento dei consumi in maggiore difficolta’, anche per il peso al suo interno di auto e motoveicoli. Al netto di questa componente, comunque, i beni alimentari e non alimentari, acquistati dalle famiglie presso la rete della distribuzione al dettaglio, non dovrebbero discostarsi molto dai modesti andamenti dell’ultimo triennio.


– IL MAGGIOR REDDITO DISPONIBILE NEL PERIODO NATALIZIO – Dicembre presenta sempre, sotto il profilo degli acquisti, una stagionalita’ positiva molto elevata, determinata dalla maggiore disponibilita’ di reddito, per un gran numero di famiglie, connessa alle tredicesime. Sono circa 17 milioni e 400 mila, su un totale di 22 milioni e 700 mila, le famiglie italiane con un capofamiglia lavoratore dipendente o ritirato dal lavoro – cioe’ pensionato – che, quest’anno, incasseranno sotto forma di tredicesima per redditi di lavoro dipendente e di pensione poco piu’ di 40 miliardi di euro.

Non tutti i 40 miliardi aggiuntivi verranno destinati al consumo di beni o servizi, in quanto e’ fisiologico che una parte venga risparmiata e solo una parte di essi si tradurra’ in acquisti di beni veri e propri. Una stima delle spese natalizie presso negozi, grandi superfici di vendita e centri commerciali, basata sull’indagine Istat delle vendite del commercio al dettaglio, indica appunto in circa 13,5 miliardi di euro i maggiori consumi di beni, alimentari e non, che le famiglie effettueranno nel mese di dicembre, rispetto alla media degli altri mesi dell’anno.