Trentadue giovani su 100, a 18 anni, dopo 11 anni e mezzo di frequenza di corsi scolastici, escono
dal sistema educativo senza aver maturato nemmeno una qualifica: a sottolineare il dato è Giuseppe Bertagna, uno degli ispiratori della riforma Moratti, nel suo intervento al seminario organizzato dall’Isfol sul tema ”Il tutor come ruolo
emergente nei sistemi di formazione: motivazioni e linee di sviluppo”.


Bertagna, dopo essersi soffermato sul ruolo del tutor così come previsto dalla riforma del sistema di istruzione e di formazione delineata dalla legge Moratti (”funzione di holding, coaching e counselling nei confronti degli allievi e delle loro
famiglie”), ha snocciolato alcuni dati che, a suo parere, dimostrano come il sistema educativo di istruzione e di formazione attualmente tenda a respingere e trascurare i giovani: 12,6 sono ripetenti in terza secondaria di primo grado,
23 nei primi due anni della secondaria, 29 negli ultimi tre; 27,5 allievi del primo anno degli istituti professionali di stato non sono ammessi all’anno successivo, altri 20 non sono ammessi alla terza e altri 14 non lo sono nemmeno alla quarta,
nonostante un’area specifica di professionalizzazione, pari a circa 300 ore annue; 42 giovani su 100 iscritti alla scuola secondaria sono promossi solo con debiti formativi in prima e in seconda, con punte di 54,3 e di 45,7 al secondo anno rispettivamente degli istituti professionali e degli istituti tecnici.