La Procura di Bologna, che in base
al decreto antiterrorismo post 11 settembre è delegata a indagare anche sui fatti di terrorismo che avvengono in Emilia- Romagna, è stata informata della vicenda dell’auto esplosa vicino alla Sinagoga di Modena e dei suoi sviluppi.


Le indagini vengono comunque seguite dalla Procura di Modena e il raccordo con quella di Bologna, e in particolare con il Pm Luca Tampieri del pool antiterrorismo della Procura del capoluogo, avverrebbe solo nell’ ipotesi che venissero trovati spunti per far pensare ad un atto terroristico vero e proprio con legami tra il giordano-kuwaitiano morto e organizzazioni terroristiche. Spunti che, almeno al momento, non sono emersi.