Viene discusso in consiglio comunale in questi giorni il Bilancio di previsione 2003.
Anche quest’anno il bilancio chiude in pareggio per un totale di 60.202.799,59 euro, rispettando il patto di stabilità interno degli enti locali.
Il totale della spesa corrente è pari a 34.617.814,38 euro; 19.833.052,21 euro sono gli investimenti.


ICI: sempre al 5 per mille per la prima casa, nessuna addizionale Irpef.

“Il bilancio del Comune di Sassuolo – spiega l’assessore al bilancio Fabio Barbieri – è sano ed equilibrato, con indicatori economici ottimi. Lo certifica anche la recente analisi comparata di Lapam Feder5impresa, riferita a tutti i Comuni della provincia. Anche le nostre analisi interne mostrano una positiva gestione di entrate e spese. Due indicatori per tutti: gli oneri finanziari sono pari al 2,48 per cento (meno di una media azienda), la spesa per il personale incide per il 21,88 per cento, contro una media nazionale del 30.
A mantenere questo ottimo standard in effetti non contribuisce lo Stato, che tende a ridurre i trasferimenti e comunque non eroga maggiori risorse, gravando però il Comune di maggiori compiti. Qualche esempio: se davvero scomparirà il tempo pieno con la riforma della scuola, anche il Comune si dovrà attivare per creare servizi di prolungamento e doposcuola. Se il catasto non verrà rinforzato di personale, la bomba del condono edilizio rischierà di paralizzarlo e così i nostri uffici tecnici”.

In questo quadro positivo nonostante i crescenti oneri a carico dell’ente locale, il Comune di Sassuolo mantiene invariate le tasse rispetto al 2003 e anche la spesa. Erogherà quindi la stessa quantità e lo stesso livello di servizi con gli stessi soldi di quest’anno, nonostante in realtà debba fare i conti con diversi aumenti. Basti pensare al contratto dei dipendenti pubblici approvato dal governo che comporta un aumento del costo per il personale del 5,4 per cento, all’inflazione e all’aumento dell’offerta di servizi.