Le retribuzioni orarie dei lavoratori dipendenti sono rimaste invariate a novembre rispetto ad ottobre
2003, mentre sono cresciute del 2,5% su base annua. Lo rileva l’Istat precisando che la fine di novembre restavano in attesa di rinnovo 19 contratti per 3,7 milioni di lavoratori (28,8% dei
dipendenti totali).

Le retribuzioni orarie sono cresciute nei primi 11 mesi dell’anno del 2,5% rispetto allo stesso
periodo del 2002 mentre le retribuzioni per dipendente hanno segnato un aumento del 2,2%. A novembre 2003, rispetto a novembre 2002, l’aumento è stato del 2,5% sia per le retribuzioni orarie che per quelle per dipendente, mentre
entrambe sono rimaste invariate a novembre rispetto ad ottobre.

L’Istat ricorda che il dato tiene conto del fatto che i
contratti vigenti risultano pari al 71,2% in termine di monte retributivo e ha 57 contratti collettivi sui 76 totali. L’Istat segnala che un gran numero di contratti scadrà alla fine del 2003 a partire da quelli della pubblica amministrazione e del credito. Se si considerano i diversi settori gli incrementi più
rilevanti al novembre 2003 rispetto allo stesso mese del 2002 le hanno registrate le assicurazioni +5,4%, i trasporti (3,1%) le attività radiotelevisive (4%) e le aziende metalmeccaniche (3,3%). Gli aumenti più contenuti sono stati registrati dal
settore dell’energia (+0,9%) dal commercio (+1,3%), dall’estrazione dei minerali (1,1%), dal credito (1,6%) e dai servizi alle famiglie (1,6%).