Rubens
Barrichello entra nel mondo della F2004. Il brasiliano, che
finora ha potuto girare solo sulla F2003-GA laboratorio, si
trasferisce al Mugello insieme alla nuova monoposto con cui ieri
a Imola Michael Schumacher aveva dovuto fare i conti con i primi
problemi di sviluppo della nuova monoposto. Il debutto coincide
così con una prima verifica delle qualità di una vettura che,
fino al guasto di ieri, aveva infranto una serie di record.


Una giornata no, sicuramente non positiva quella che il
campione del mondo ha vissuto sul circuito imolese, nella
seconda sessione di test sul Santerno. Perché tra le prove del
giorno prima e i 12 giri della mattinata ha potuto percorrere
solo 350 chilometri per la rottura del propulsore. E’ stato il
primo guasto serio per un motore che, in base ai nuovi
regolamenti, deve essere pronto a girare per almeno 800
chilometri.
“Problemi di gioventù”, è il commento filtrato da
Maranello, per spiegare come in questa fase (e comunque meglio
che accada in questa fase) qualche intoppo non solo è
possibile, ma è addirittura cercato. Si porta la macchina al
limite per conoscerne, appunto, i limiti. E intervenire per
arrivare all’affidabilità ottimale.
Così è successo l’altro ieri a Imola, sciupando per altro il test:
la necessaria sostituzione del motore ha comportato una perdita
di tempo, per cui Schumacher ieri pomeriggio ha potuto girare
appena 13 volte, prima che un testacoda alla Piratella facesse
mettere la coda della F2004 sulla ghiaia, interrompendo la prova
senza il numero di chilometri voluto.
La monoposto è stata portata a Maranello per mettere tutto a
posto e per adattare la vettura, con sedile e pedali, al debutto
di Barrichello, la cui nuova macchina sarà pronta a metà mese.
Poi il trasporto del materiale sul circuito del Mugello, per
proseguire il lavoro di sviluppo della macchina. Un lavoro che,
appunto, per le novità regolamentari prevede la ricerca di un
numero di chilometri sempre più alto.

Per quanto riguarda la Ferrari, insomma, quello di Imola non
é stato un giorno felice, ma nemmeno un giorno nero: lo stesso
Schumacher si è detto soddisfatto della vettura: “C’é stato
qualche problema, ma in questa fase dello sviluppo è del tutto
normale. Io sono contento, come prestazioni sono state
confermate quelle di Fiorano (dove fece il record assoluto,
55’999, ndr). La macchina continua a darmi un’ ottima
impressione”. Il miglior tempo, 1’21″231, ottenuto ieri va
infatti preso in considerazione, perché è vero che è più
lento della pole position ottenuta dallo stesso Schumi un anno
fa in 1’20″628, ma in condizioni completamente diverse.
Anzitutto per il carico della benzina, ma soprattutto per l’asfalto. Da mesi la pista imolese non ospita prove di Formula 1
e un anno fa, quando la F2003 riuscì ad arrivare sull’ 1’20″4,
dovette aspettare qualche giorno di test con sei vetture perché
l’asfalto si gommasse correttamente. In più, l’altro ieri, c’era
l’umidità. Sul guasto che ha bloccato il motore, la Ferrari
mantiene il top secret, ma nega preoccupazione: “Nei test, i
motori si rompono. Sono fatti anche per questo”. La verifica oggi: sta a Rubens Barrichello dimostrare se i problemi
di gioventù sono risolvibili in fretta.