Flessione del fatturato complessivo, a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli, del comparto agricolo modenese. L’andamento economico della produzione lorda vendibile del comparto primario ha fatto registrare nel 2003 un fatturato di 612 milioni di euro (era 664 milioni di euro l’anno precedente).


Le condizioni climatiche avverse hanno condizionato pesantemente l’andamento di mercato delle produzioni agricole, decurtando sensibilmente le produzioni, e nonostante i prezzi siano stati generalmente più elevati dello scorso anno e la qualità delle produzioni spesso più che soddisfacente (per esempio la vite), la produzione lorda vendibile è diminuita del 7,8 per cento rispetto allo scorso anno. Il settore vegetale è stato il più colpito dagli eventi climatici, registrando una diminuzione del 16,1 per cento.

Il settore zootecnico ha risentito della siccità estiva con una diminuzione nella produzione del latte, che pure ha registrato un andamento di mercato favorevole. Considerando la consistenza del comparto bovino nel suo complesso, si registra una certa stabilità (più 1 per cento). La diminuzione delle bovine da latte (meno 1 per cento) associata al calo della produzione del latte dovuta anche al grande caldo estivo (meno 2 per cento) indica un decremento della produzione nel settore lattiero-caseario, che pure ha avuto un buon andamento di mercato. Il calore eccessivo ha prodotto non solo un calo della produttività delle bovine, ma anche problemi di ipofecondità con conseguente scarto delle bovine sterili; si è verificata anche una maggiore mortalità, soprattutto nelle stalle prive di idonea aerazione e refrigerazione degli ambienti. La siccità ha poi influito sulla produzione dei foraggi facendo lievitare i prezzi di mercato (fino a 20 euro al quintale) e rendendo una scelta obbligata per il produttore la vendita delle bovine poco produttive. Aumenta infatti il macellato: 151.630 quintali rispetto ai 141.220 dello scorso anno (più 7 per cento).

Diminuisce del 3 per cento il comparto suinicolo: si registra nel comparto una forte stagnazione del mercato, cala il macellato del 7 per cento rispetto al 2002 con una forte diminuzione dei prezzi.
Consistenza in aumento per quanto riguarda gli equini (più 9 per cento), settore in espansione sia per quanto riguarda il consumo di carne, come alternativa alle carni bovine e suine, sia per l’utilizzo a scopo turistico e sociale degli animali (equitazione, ippoterapia, eccetera). Tendenzialmente in calo la consistenza del comparto ovicaprino, che costituisce una nicchia importante del mercato.