L’Emilia-Romagna è la prima regione italiana a dare attuazione alla normativa nazionale che istituisce il patentino per le due ruote.
Sono 1844 i corsi per l’abilitazione alla guida dei ciclomotori organizzati in 382 scuole secondarie medie e superiori dell’Emilia-Romagna. I giovani dai 14 ai 17 anni, coinvolti nelle nove province, saranno 53.700 (pari al 35% dei 154.683 ragazzi emiliano-romagnoli).


Corsi sono stati attivati grazie all’intesa siglata nel novembre dello scorso anno dall’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna e dalla Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale. A questa hanno fatto seguito protocolli d’intesa firmati, a livello locale, tra il mondo della scuola, gli Enti locali, le Asl, le Prefetture, le Associazioni delle Scuole Guida (Unasca, Confedertai ed Aci), le Polizie Municipali e Stradale e le Associazioni.


Non esistono, per ora, dati Istat disaggregati relativamente ai morti e feriti collegati alle fasce di età ed all’uso del ciclomotore per l’Emilia Romagna.
Secondo uno studio realizzato dal Censis, in Italia, nel 2002, sono deceduti a causa di incidenti stradali 374 minori e 30.002 hanno riportato lesioni di diversa gravità. In particolare, quasi un terzo delle giovani vittime (108, pari al 28,9%) ha perso la vita in infortuni alla guida di un veicolo a due ruote. Secondo le statistiche sanitarie, gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte per i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni.