Il Piano Strategico dei Servizi del Comune di Modena è stato approvato l’altra sera in Consiglio comunale. Il Piano, ha spiegato presentandolo in aula l’assessore alle Politiche del Territorio Palma Costi, è uno “strumento quadro di indirizzo per la redazione degli strumenti urbanistici attuativi, elemento di riferimento per l’elaborazione dei Piani urbanistici e degli accordi di pianificazione con i soggetti privati”.

La sua costruzione non può che essere fondata sulla condivisione derivante dalla più ampia partecipazione democratica dei cittadini. Costruito in modo da rafforzare il senso di identità ed appartenenza dei cittadini al proprio territorio e garantire a tutti gli abitanti un adeguato livello di qualità urbana il Piano strategico assume che quest’ultima deve veder coesistere un’adeguata dotazione funzionale di attrezzature di servizio, di qualità urbanistica e di benessere ambientale.

Divisa la città in zone urbanistiche si è analizzata per ciascuna di esse la domanda e l’offerta di qualità urbana per quanto attiene ai diversi aspetti di essa e la domanda e offerta di servizi esistenti e potenziali, facendo emergere le necessità di adeguamento in ciascuna zona urbanistica: consentendo così di costruire politiche d’intervento dell’ente pubblico che dovranno accompagnare la nascita dei nuovi insediamenti tra 5-10 anni.

“Definendo fulcri della vita pubblica (piazze, grandi edifici) collegati tra loro sono circa 40 i luoghi della città individuati e dove bisogna intervenire sulla forma dello spazio urbano per rafforzare il senso di appartenenza dei suoi abitanti – ha spiegato Costi – mentre sono 9 i tematismi ambientali che dovranno essere oggetto di attenzione nei singoli interventi. Una nuova scuola, il miglioramento della rete di percorsi ciclabili, la riqualificazione di una piazza, l’intervento sulla permeabilità dei suoli sono gli obiettivi pubblici che si potranno conseguire grazie al Piano, che orienterà così anche le previsioni di Bilancio e definirà politiche urbanistiche coerenti attraverso un giusto equilibrio tra obiettivi pubblici e remunerazione privata, portando infine all’unità le singole politiche settoriali: proprio l’intelaiatura del sistema dei servizi determinerà la qualità urbana complessiva della città.