La banda larga raggiunge le
montagne dell’Emilia. Con un accordo quadro sottoscritto ieri a
Castelnovo Monti tra la Regione Emilia-Romagna, le Province e i
Comuni montani di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza si è
compiuto il passo fondamentale per dotare anche i territori
montani delle infrastrutture telematiche necessarie ai nuovi
servizi digitali come la formazione a distanza e la
telemedicina.

L’accordo sottoscritto rientra nel Piano telematico regionale
che, a fronte di un investimento complessivo di 130 milioni di
euro, prevede il cablaggio e la messa in rete della pubblica
amministrazione dell’Emilia-Romagna entro il 2005, utilizzando
la fibra ottica in pianura e le connessioni hdsl o satellitari
sull’Appennino.


“Con il Piano Telematico regionale – ha detto Duccio
Campagnoli, assessore regionale alle Attività produttive –
abbiamo scelto uno sviluppo telematico per tutti, che non lasci
indietro nessuno, persona o territorio. Poco più di un anno fa,
a Porretta, in un incontro promosso dall’Unione nazionale delle
Comunità montane e alla presenza del ministro Stanca, parlammo
di uno sviluppo digitale della montagna. Oggi il primo risultato
é stato raggiunto, ma il nostro lavoro prosegue per avviare ed
estendere nuovi servizi. Le tecnologie telematiche ed i servizi
ad esse collegati permettono uno sviluppo civile, sociale ed
economico fondato sulla qualità e sulla crescita della
produttività”.


Da oggi prende quindi il via la sperimentazione concreta
della connessione satellitare in 40 Comuni della Regione. L’
accordo di Castelnovo Monti prevede il finanziamento della
Regione per la realizzazione delle opere e l’avvio dei servizi,
garantendo la connessione a tutti gli enti locali montani
attraverso la rete hdsl o satellitare. Per ogni territorio
comunale sarà individuato un solo collegamento; sarà invece a
carico del Comune la connessione delle sedi di enti,
istituzioni, scuole, presenti sul territorio.


La banda larga che mette in rete la pubblica amministrazione
favorisce la nascita di nuovi servizi anche nei territori
montani e nei Comuni più isolati, garantendo la stessa qualità
di prestazioni rispetto alla pianura. Sono già in fase di
sperimentazione attività di formazione a distanza, che
permettono di seguire lezioni universitarie o scolastiche senza
spostarsi dal proprio Comune, ma anche servizi di telemedicina
per offrire assistenza e diagnosi a domicilio con la
trasmissione dei referti e delle cartelle cliniche. L’utilizzo
delle connessioni veloci permetterà anche di ridurre il
“carico” burocratico per cittadini e imprese, con il ricorso
sempre maggiore alla documentazione elettronica e alla firma
digitale.