Il tasso di disoccupazione in gennaio è risultato pari all’8,7%, in calo rispetto al 9,1% di gennaio 2003. A livello destagionalizzato, nel primo mese dell’anno il tasso di disoccupazione è rimasto all’8,5%, invariato rispetto ad ottobre 2003.

Nell’arco dei 12 mesi, sottolinea l’Istat, il tasso è passato dal 7,3% al 6,9% per la componente
maschile e dall’11,9 all’11,5% per quella femminile. Sempre nel corso del primo mese dell’anno, l’incidenza dei giovani (15-24 anni) in cerca di occupazione sulle forze di lavoro della stessa
età si è posizionata al 27,7% dal 28,2% di un anno prima. Il tasso di disoccupazione di lunga durata è sceso dal 5,3% di gennaio 2003 all’attuale 4,9%.

Nelle regioni del nord-ovest il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,2%, mentre nel nord-est è sceso in gennaio appena di un decimo di punto portandosi al 3,6%. Nelle
regioni del centro, invece, il rapporto fra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro è passato dal 6,9% del gennaio 2003 all’attuale 6,3%. Nel Mezzogiorno, invece, il tasso
di disoccupazione è sceso al 17,8% dal 18,6% di gennaio 2003. ”Il calo del numero dei disoccupati nel Mezzogiorno non è tanto attribuibile ad una maggiore offerta di lavoro. Il motivo è che – spiegano i tecnici dell’Istat – le persone non si sono
proprio presentate sul mercato del lavoro”.