Firmato dalla Provincia di Reggio Emilia il protocollo sugli standard minimi di formazione sulla sicurezza sul lavoro. L’intesa colma una lacuna della legge 626/94.

La sottoscrizione impegna associazioni di datori e sindacati a promuovere il protocollo entro due mesi. Gli organismi paritetici territoriali, come anche le parti sociali attraverso la contrattazione, potranno recepire le proposte o introdurre da subito o in seguito le modifiche che riterranno opportune.

I contenuti del protocollo sono riassumibili in tre aspetti principali: sono stati definiti standard quantitativi minimi commisurati ai rischi tipici di ogni comparto produttivo e anche in funzione della dimensione aziendale; se presentano il progetto di formazione, le imprese possono anche ottenere l’attestazione preventiva di conformità sulla base di caratteristiche qualitative prefissate dal protocollo; la formazione che ha ottenuto l’attestazione può diventare un credito formativo per il lavoratore.

La sperimentazione è della durata di due anni, durante i quali verrà effettuato il monitoraggio delle attività formative realizzate e verificato il raggiungimento degli obiettivi. Successivamente alla fase di promozione presso gli organismi paritetici territoriali verrà attuata una fase di pubblicizzazione a tutti i soggetti erogatori di formazione (aziende, enti di formazione, consulenti e ordini professionali), della durata di 3 mesi, al termine della quale il complessivo impianto del protocollo (standard quantitativi, requisiti minimi di qualità della progettazione formativa, crediti formativi) sarà operante.