Il riscaldamento globale, causato dall’effetto serra e attribuito all’emissioni dei gas di combustione, avrà l”effetto di confondere le piante facendole
fiorire prima del tempo, con l’effetto di ridurre alla fame alcune specie di uccelli migratori. Sono le conclusioni dello studio di un matematico australiano, che ha sviluppato con un geofisico scozzese un modello matematico che prevede come reagiscono i fiori al riscaldamento dell’atmosfera.


Per ogni grado di riscaldamento – indica lo studio condotto da Malcolm Clark della scuola di scienze matematiche dell’università Monash di Melbourne e da Roy Thompson dell’università di Edimburgo – i fiori sbocciano con 11 giorni di anticipo. Il riscaldamento medio previsto, di tre gradi
nell’arco di un secolo, farà quindi avanzare le fioriture di oltre un mese.

Il modello matematico è stato creato con l’aiuto dei
registri del giardino botanico di Edimburgo, che dall’inizio del secolo scorso fino allo scoppio della seconda guerra mondiale hanno annotato ogni settimana quali piante erano in fiore. I due
studiosi hanno anche consultato i dati meteo quotidiani dal 1900 in poi, con le temperature, umidità e numero di ore di sole di ogni giorno.

Comparando i due insiemi di dati, i due studiosi hanno potuto produrre un modello da cui emerge che quando la temperatura media annuale è aumentata di un grado ”praticamente ogni
pianta è fiorita con 11 giorni in anticipo… siamo rimasti sorpresi di quanto costante e regolare sia stato il fenomeno”, ha dichiarato Clark. Molti scienziati sospettavano da tempo che l’energia aggiunta fornita alle piante dal riscaldamento globale avesse effetto sui pattern di fioritura, ma questa è la misurazione finora più precisa.

”Alcune specie di uccelli migrano per migliaia di chilometri per alimentarsi con piante in fiore, e le piante si affidano a questi uccelli per distribuire il polline. Se gli uccelli arrivando molto dopo che la fioritura è cominciata, avranno meno nettare per nutrirsi e la riproduzione delle piante sarà
danneggiata”, ha avvertito Clark.