A dare agli inquirenti la certezza assoluta sull’identità della madre del piccolo Jacopo, il neonato abbandonato subito dopo il parto in un prato, sarà la prova del Dna. il test, per il quale occorrerà un pò di tempo, dovrà accertare che la ragazza che si è presentata in questura ieri a Modena, accompagnata dal legale, sia effettivamente la madre del piccolo Jacopo.

Gli inquirenti, che in questi giorni avevano vagliato diverse segnalazioni che presto si erano rivelate infondate, questa volta sono convinti di trovarsi di fronte alla pista giusta.

La giovane, italiana, poco più che diciottenne ha raccontato di aver fatto tutto da sola. Di aver, cioè, partorito all’alba in una stanza dell’ abitazione, forse il salotto, dove abita con i genitori ed altri fratelli, di aver staccato da sola il cordone ombelicale e di aver pulito la stanza dal sangue perchè nessuno si accorgesse di niente. Poi sarebbe scesa in strada e avrebbe abbandonato il piccolo nel prato del condominio che si trova lì vicino.

Secondo il suo racconto in famiglia nessuno, a cominciare dai genitori, si sarebbe accorto che lei era incinta, ma la ricostruzione non pare credibile. Per questo nei prossimi giorni gli inquirenti ascolteranno parenti ed amici della giovane.

La famiglia viene descritta come una famiglia normale. La giovane non è tossicodipendente, non ha precedenti penali così come i genitori, non ha particolari problemi e quindi non ci sono situazioni di disagio sociale che possano magari spiegare rapporti burrascosi fra genitori e figlia.

Al momento il sostituto procuratore che coordina le indagini, Fausto Casari, non ha emesso alcun avviso di garanzia, ma gli accertamenti continuano anche per stabilire con chi la giovane ha concepito Jacopo. Le condizioni del neonato, ricoverato al reparto di neonatologia del policlinico, sono sempre gravissime.