Un blitz scattato contemporanemante in una quarantina di scuole sta portando all’arresto di 23 persone tra insegnanti, presidi e gestori di istituti scolastici, sparsi in 11 regioni italiane.

I carabinieri della Compagnia di Verona, che da tempo lavorano all’inchiesta della Procura scaligera su “diplomi facili”, stanno operando con l’ausilio dei colleghi dei comandi di territorio di competenza, a Roma, Napoli, Foggia, Crema, Cassino, Reggio Emilia, Palermo, Trapani, Agrigento, Vibo Valentia, Lanciano (Chieti), Torino, Imperia e Cesena.

Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di corruzione continuata per atti contrari ai doveri d’ufficio di insegnanti, con funzioni di pubblico ufficiale o di incaricati di pubblico servizio, tendente a favorire il conseguimento, con modalità illecite ed in violazione dela normativa scolastica, diplomi di maturità a favore di numerosi candidati. A questo si aggiunga anche falsità di atti pubblici e privato, sostituzione di persona e di rivelazione di segreti d’ufficio.