Cresce a giugno la fiducia dei
consumatori: secondo l’inchiesta condotta dall’ISAE su un campione di 2000 intervistati tra il giorno 1 e il 16 del mese, la fiducia dei consumatori italiani a giugno e’ in recupero rispetto ai valori depressi di maggio.

Il miglioramento piu’
forte si concentra in particolare nelle aspettative, il cui indice cresce da 94,5 a 100,3; quello relativo invece ai giudizi sulla situazione corrente si porta a 100,8, da 100,3 di maggio. Le notizie almeno in parte favorevoli provenienti dalle aree di crisi internazionale hanno poi probabilmente contribuito al rialzo del sottoindice relativo al quadro economico generale, che sale a 88,2, da 83,2 di maggio; quello riguardante la situazione economica della famiglia sale anch’esso e si porta a 106,5, da 104,9 del mese precedente. Si rafforzano, infine, le indicazioni di un progressivo rallentamento della dinamica corrente dei prezzi, anche se emerge qualche segnale di preoccupazione per i prossimi mesi, probabilmente legato alle tensioni in atto sui mercati delle materie prime energetiche.


Per quanto concerne le attese per i prossimi 12 mesi, i consumatori esprimono pero’ valutazioni lievemente piu’ pessimistiche rispetto a maggio: aumenta dal 3 al 4% la percentuale di quanti si attendono un incremento “maggiore” del passato, e passa dal 12 al 16% quella di coloro che si attendono invece incrementi “uguali” a quelli attuali e diminuiscono per contro sia quanti scontano un incremento “minore”, sia quanti prevedono una “stabilita’” nei prossimi dodici mesi: le rispettive quote si attestano infatti al 19 e al 54% (in maggio erano pari al 23 e al 57). La minima percentuale di quanti si attendono una diminuzione dei prezzi passa invece dall’1 al 2%. E’ probabile che in questa fase le attese dei consumatori siano influenzate negativamente dalle tensioni in atto sui mercati internazionali delle materie prime.


A giugno, prosegue l’analisi del’Isae,
contribuiscono al miglioramento del clima di fiducia le opinioni relative alla situazione economica della famiglia, mentre rimangono prudenti le valutazioni circa la convenienza all’acquisto di beni durevoli. Quanto al risparmio, la convenienza presente e’ reputata in peggioramento, ma i consumatori si attendono maggiori possibilita’ future di destinarvi parte del proprio reddito.


Permangono invece stazionari e improntati alla prudenza i giudizi sulla convenienza ad acquisti immediati di beni durevoli: i consumatori ritengono inoltre di ridurre i propri acquisti nei prossimi dodici mesi. Riguardo alle spese piu’ impegnative, sono in peggioramento le previsioni di acquisto di un’autovettura, che passano dall’8% al 6%, mentre aumenta al 79% (dal 74% di maggio) la percentuale di quanti ne escludono l’acquisto “con certezza” per i prossimi dodici mesi. Circa l’abitazione, invece, risultano sostanzialmente stazionarie le previsioni sia di acquisto, sia di spese straordinarie per manutenzione.