Le italiane bocciano il proprio partner: soltanto il 5,1% si ritiene infatti soddisfatta della propria vita sessuale: ma tra le cause figurano anche i disturbi ginecologici che condizionano i rapporti di coppia.

E’ quanto risulta da un’indagine SWG commissionata da Novo Nordisk su 1001 donne tra i 20 e i 55 anni. Tra le più “insoddisfatte” le donne tra i 45 e i 55 anni: soltanto il 27,7% si è detta gratificata dai rapporti intimi mentre tra i 20 e 34 anni la soddisfazione sessuale sale al 58,4%.

Contro la ‘piena soddisfazione’ sessuale si sono espresse il 41,1% delle intervistate, mentre il 31,5% si è dichiarata ‘abbastanza’ (ma non pienamente) soddisfatta, e il 22,3% ha preferito non rispondere. Tra le più “esigenti” figurano le donne over 40 e in particolare tra i 45 e i 55 anni, spesso in menopausa, che ritengono molto importante una vita sessuale appagante ma poi risultano essere proprio le meno soddisfatte.

Non è, però, soltanto un problema di partner, spesso i disturbi sono di ordine medico-scientifici: il 41,3% delle donne ha problemi nel raggiungimento dell’orgasmo, il 38,8% del desiderio sessuale e il 32,4% ha disturbi legati all’eccitazione.

“Ci sono quindi più disturbi non solo in ambito sessuale ma anche di ordine ginecologico e urologico”, ha sottolineato la prof.ssa Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica al San Raffaele Resnati di Milano, sottolineando che il 53,7% delle donne intervistate considera diffuse le cistiti, seguite da vaginiti (48,8%), secchezza vaginale (37,4%, la più conosciuta in menopausa) e incontinenza da urgenza (36,3%) tanto che il 4% arriva ad interrompere i rapporti sessuali con il proprio partner.