Uno studio condotto da scienziati dell’università di Osnabrueck in Germania su tre culture diverse come quella africana, sudamericana ed europea, ha messo in evidenza che la bugia è nel dna del genere umano, nel senso che a mentire si comincia da piccoli, già all’età di tre anni.

I ricercatori tedeschi hanno sottoposto ad una serie di test specifici 300 bambini di età compresa tra i tre e quattro anni in Costa Rica, Camerun e Germania, con risultati praticamente analoghi. La conclusione a cui sono giunti gli studiosi di Osnabrueck è che l’attitudine a mentire sembra essere profondamente radicata nella natura umana ed è diffusa in qualunque tipo di cultura.

Fondamentale al riguardo è la capacità del bambino di saper distinguere e apprezzare la differenza tra le sue conoscenze e quelle degli altri, adulti compresi. “Questa differenza di cognizioni è decisiva, affinchè un bambino possa mentire con successo”, ha spiegato Athanasios Chasiotis, responsabile del team di ricercatori tedeschi.