Tempo di federalismo anche per la filatelia. Le Poste Italiane emetteranno il 27 agosto prossimo
la prima tranche di una serie tematica dedicata alle ‘Regioni d’Italia‘; vedranno la luce quattro francobolli (da 45 centesimi) dedicati ad Emilia Romagna, Liguria, Abruzzo e
Basilicata.


La tiratura di ciascun pezzo sarà di 3,5 milioni di
esemplari; i francobolli sono stampati in fogli da cinquanta esemplari, che sui bordi presenteranno gli stemmi regionali; per l’Emilia Romagna lo stemma regionale sarà alternato con il logo della manifestazione filatelica nazionale “Riccione 2004”. Gli stemmi regionali compaiono anche, con una fascia tricolore, nella vignetta di ciascun francobollo.
Ecco i
soggetti scelti per la quattro regioni:
– Liguria: un’antica carta geografica dove si mostrano i confini della regione
Emilia Romagna: un particolare dei mosaici bizantini dell’abside di San Vitale a Ravenna, raffigurante l’imperatrice Teodora
– Abruzzo: a sinistra, il Guerriero di Capestrano esposto al Museo Nazionale Archeologico di Chieti e, a destra, la cartina geografica della regione
– Basilicata: i Sassi di Matera.

In realtà l’impronta regionale è già diffusamente
presente nelle emissioni dei francobolli italiani. Ad esempio è da anni in corso una serie tematica dedicata alle località turistiche, con emissioni annuali, che ha toccato tutte le regioni; anche l’ultima grande serie di uso corrente pre-euro
(quella dei “Castelli”) aveva un’implicita valenza regionale.

Ma curiosamente la serie “più regionale” di tutte fu emessa in un periodo in cui l’ordinamento regionale non era ancora stato attuato (se non per le regioni a statuto speciale): si tratta della serie ordinaria detta dell’ “Italia al lavoro”, emessa nell’ottobre del 1950 per sostituire la serie postbellica detta “Democratica” e che sarà a sua volta sostituita nel 1953 dalla serie nota come “siracusana”. L’ “Italia al
lavoro” si componeva di 19 valori (uno per ciascuna delle regioni, visto che il Molise era unito all’Abruzzo).