Ha tradotto Stendhal e Lamartine, Flaubert e Prévert, è autore di varie raccolte di versi e ha curato dizionari e antologie sui poeti italiani. Maurizio Cucchi, milanese, classe 1945, sarà il protagonista della performance ‘Docili presenze accidentali‘ con lettura di testi, intervista e dialogo con il pubblico in programma sabato 18 settembre alle 15 al Laboratorio di poesia di Modena, in via Fosse 14.

L’appuntamento, curato dal Laboratorio e coordinato dal poeta Carlo Alberto Sitta, si svolge nell’ambito del quarto Festival filosofia sul mondo, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 17 al 19 settembre.

Consulente letterario, pubblicista e traduttore, Cucchi, ha pubblicato le raccolte poetiche “Il disperso”, “Le meraviglie dell’acqua”,“Glenn”, “Donna del gioco”, “La luce del distacco”, “Poesie della fonte”, “L’ultimo viaggio di Glenn” e il volume riassuntivo “Poesie 1965-2000”. Ha inoltre curato il “Dizionario della poesia italiana” e, con Stefano Giovanardi, l’antologia “Poeti italiani del II Novecento, 1945 – 1995”. L’ultima sua raccolta, uscita per Mondadori lo scorso anno, è “Per un secondo o un secolo”.

La performance toccherà le varie tappe della scrittura di Cucchi – le sue “Docili presenze accidentali” si muovono tra autobiografia e visione onirica degli eventi – e prevede l’installazione al neon “Io mento (il luogo concettuale dell’arte)” dell’artista William Xerra, attivo dagli anni Sessanta e impegnato nell’esplorazione del rapporto tra il segno e lo spazio.


** Speciale festival filosofia