Vista l’assenza di risposte dal governo per discutere dei problemi del carovita, i consumatori confermano lo sciopero della spesa e dell’auto già fissato per il 16 settembre prossimo.


La protesta, tra l’altro, cade proprio a settembre che, spiega in una nota, l’Intesaconsumatori (che comprende Codacons, Adusbef, Federconsumatori, Adoc), è il peggiore per il portafoglio dei cittadini: quest’anno gli stipendi, è il calcolo fatto dalle associazioni, valgono il 40% in meno del 2001.
Colpa del “caro-libri” e “caro-zainetto” (550 Euro in media), del “caro-bollette” tra i 180 e i 220 Euro a bimestre; del condominio e prima rata di acconto per il riscaldamento (80-110 Euro), dell’abbonamento ai mezzi di trasporto per se stessi e per i figli (60-80 Euro), “per non parlare di chi deve pagare la rata del mutuo o il caro affitto. Lo stipendio del 27 è completamente svanito – fanno sapere i consumatori – e spesso non basta alla bisogna”.

Moltissime le proposte avanzate dai consumatori. Tra queste, la restituzione del fiscal drag, la definizione di accordi per forti sconti sui prezzi e di intese con le banche per abbassare i costi di gestione dei conti corrente, l’abbattimento dell’accisa sui carburanti, la modernizzazione della rete di carburanti. Altri suggerimenti vanno nella direzione di un ribasso delle tariffe telefoniche, di boicottaggi alle compagnie di assicurazione, rimborsi ai risparmiatori gabbati.