I mandati di pagamento della Provincia di Modena da mercoledì 1 settembre viaggiano “on line” garantiti dalla sottoscrizione con firma digitale. Non più copie su carta, quindi, per gli oltre 14 mila documenti che ogni anno raggiungono il tesoriere, e nemmeno buste, uscieri e fattorini per la consegna, oppure faldoni per l’archiviazione, bensì un semplice clic per l’invio tramite Internet su di una connessione sicura. I “file” possono essere gestiti dall’istituto di credito, rendendo più veloci le operazioni, per essere poi archiviati su di un apposito supporto ottico di memorizzazione.


La Provincia di Modena è uno dei primi enti locali in Italia ad adottare questa procedura di semplificazione, che prevede l’utilizzo dei codici di sicurezza introdotti con la firma digitale, sulla base di una convenzione con Unicredit Banca che gestisce il servizio di tesoreria.

“La nuova procedura – commenta Stefano Vaccari, assessore al Bilancio – utilizza a pieno le nuove tecnologie della telematica e gli strumenti messi a disposizione dell’informatica applicata alla gestione degli atti amministrativi. In questo modo è possibile una più efficiente gestione dei flussi informativi con risparmi di tempo nell’invio delle informazioni di pagamento trasmesse e un più rapido ritorno informativo, da parte dell’istituto di credito, sulla effettiva erogazione del pagamento effettuato”.

Con le nuove procedure informatiche, inoltre, sono più facili e veloci i controlli e le verifiche dei mandati di pagamento. La procedura è flessibile e aperta a diversi utilizzi e si può integrare con la maggior parte dei sistemi informativi “Per questi motivi – aggiunge Vaccari – può diventare un’esperienza utile anche per altri enti locali che volessero accelerare i tempi di adozione di strumenti per la gestione elettronica del mandato di pagamento”.

La firma digitale consente di firmare un qualsiasi atto elettronico (anche, per esempio, un contratto di vendita di un immobile) non sottoscrivendolo con firma autografa nella sue forma cartacea, ma apponendo un codice identificativo della persona (la firma digitale, appunto) memorizzato su una smart card. Tale codice identificativo, definito certificato di firma, è univoco per ogni persona che ne dispone e, oltre a essere unanimemente accettato, ha lo stesso valore legale della firma autografa.