Un referendum per abrogare la riforma Moratti. Lo ha chiesto la Gilda degli insegnanti con una lettera inviata ai presidenti delle Regioni. L’appello è stato rivolto ai governatori, perchè facciano da tramite con i Consigli regionali per promuovere l’indizione della consultazione popolare.

La consultazione può avvenire su iniziativa di 5 Consigli regionali. L’invito a promuovere la cancellazione della riforma è stato motivato dalla Gilda ricordando la riduzione oraria delle discipline e la soppressione di insegnamenti fondamentali.

La Gilda degli insegnanti contesta, inoltre, la distinzione delle materie in facoltative e opzionali, l’introduzione di gerarchie tra i docenti e l’abbandono della concezione della scuola come istituzione della Repubblica in favore di una scuola deregolata e autoreferenziale.
La lettera si conclude con un invito ai presidenti delle Regioni a fermare la riforma che, secondo la Gilda, determinerà, tra l’altro, un progressivo abbassamento qualitativo dei processi di apprendimento e di insegnamento.