Potenziamento dell’integrazione tra strutture e tra professionisti sanitari e socio-sanitari per garantire percorsi clinico-assistenziali omogenei in tutta la regione e sostegno economico alle famiglie.

Sono questi in sintesi gli interventi che la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha predisposto per migliorare l’assistenza alle persone con gravissime disabilità acquisite, perdita totale dell’autonomia e conseguente necessità di assistenza continua.
Per migliorare l’integrazione tra strutture e professionisti sanitari e socio-sanitari, la delibera propone il completamento della rete ospedaliera di riabilitazione e assistenza delle persone gravemente disabili, organizzata – come le altre alte specialità – secondo il modello “Hub & Spoke” (cioè centri ospedalieri di alta specializzazione, Hub, a cui gli ospedali del territorio, Spoke, inviano gli ammalati in caso di necessità).
Propone inoltre percorsi integrati tra la rete ospedaliera, i servizi sanitari del Distretto delle Aziende Usl e i servizi sociali dei Comuni: una équipe composta da operatori dei tre ambiti assistenziali, dopo la valutazione, predispone un piano personalizzato di assistenza e riabilitazione, identifica il responsabile del caso per assicurare la continuità assistenziale e l’adeguatezza degli interventi.

La delibera, inoltre, prevede aiuti economici destinati alle famiglie in modo da favorire continuità assistenziale e progetti riabilitativi personalizzati che tengono conto della complessità delle relazioni e dei bisogni della persona colpita e di chi le vive accanto:
1) il pagamento della retta (compresi quindi gli interventi socio-assistenziali e la quota alberghiera) per coloro che sono ricoverati in strutture residenziali. Queste strutture devono rispondere a precise condizioni strutturali e professionali, come ad esempio la presenza di camere singole con spazi adeguati per i familiari;
2) un assegno di cura e sostegno di 23 euro al giorno per le famiglie che assistono a casa questi ammalati.
Il costo previsto per questi interventi è di 5 milioni di euro, a carico del Fondo sanitario regionale.

In Emilia-Romagna sono circa 600 le persone con disabilità acquisita: gravissime cerebrolesioni o mielolesioni, esiti gravi di patologie neurologiche come ad esempio la sclerosi laterale amiotrofica in fase avanzata. Anche soggetti in coma persistente beneficeranno di queste misure.